Anche oggi, all'età di 93 anni, Giorgio Albertazzi calca il palco con una passione assoluta, mettendo in gioco un'energia che travalica il tempo materiale:
Io esco dalla definizione della bravura. Ormai lo dicono tutti: Albertazzi non recita.
Che fa allora? L’arte del palcoscenico.
Ha dichiarato di recente in una bella intervista a L'Espresso.
Certo è che in una carriera così prolifica e generosa, Giorgio Albertazzi ha visitato ogni angolo della Nazione, calcando le scene dei maggiori teatri e raccogliendo premi e onorificenze da Nord a Sud. Anche una città da sempre molto attenta alle tematiche culturali come Forlì ha ricevuto più volte la gradita visita dell'attore. In attesa di ospitarlo questo 11 gennaio - in un incontro pubblico seguito dallo spettacolo Le Memorie di Adriano - ripercorriamo assieme alcune delle tappe più importanti che hanno visto la presenza del Maestro Albertazzi nella cittadina romagnola e dintorni.
"Rinuncia al tuo potere d'attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti"
Siamo nel luglio 2008. Il Plautus Festival di Sarsina si prepara a essere inaugurato da una particolare versione di Sogno di una notte di mezza estate che vede Giorgio Albertazzi nella duplice veste di regista e interprete, nel ruolo del folletto Puck. La messa in scena della pièce shakespeariana è magnifica e roboante: conta quattordici attori (tra cui Enrico Brignano e Serena Autieri), dodici musicisti e dieci danzatori. Tutti orchestrati dal multiforme talento del Maestro, perfettamente a suo agio nei panni eclettici e iperattivi dell'ardito tessitore di trame al servizio del Re delle Fate.
La sinergia tra Albertazzi e lo splendido scenario dell'Arena Plautina è lampante e destinata a non fermarsi a questo primo appuntamento. Così come non si fermeranno le visite romagnole dell'artista, destinato a tornare a Forlì dopo soli cinque mesi per la stagione invernale.
"Soffia, soffia!"
Il capitano Achab. La personificazione di un'ossessione impossibile da placare, un animo tumultuoso asservito a una sola missione. Chi meglio di Albertazzi poteva effondere il giusto spirito a questa figura di spicco della letteratura mondiale? Il suo Achab è tormentato, sfibrato, consunto da un'esistenza dedicata a quell'unica caccia. Il Moby Dick diretto da Antonio Latella è un grande successo teatrale del 2008, rappresentato al teatro Diego Fabbri di Forlì a dicembre di quell'anno.
"E quindi uscimmo a riveder le stelle"
Ravenna: Dante 2021 è una grande manifestazione che si prepara al prossimo settecentenario della morte del Sommo Poeta. Le celebrazioni sono particolarmente sentite. Nell'edizione 2012 per la lettura della Divina Commedia viene chiamato proprio lui, Giorgio Albertazzi, che davanti a una piazza incantata regala una interpretazione memorabile. Poco prima della lettura, gli viene conferito il Premio Dante Ravenna, promosso dall'Associazione della Crusca: un sigillo definitivo che corona il profondo legame del Maestro con i versi del Poeta fiorentino.
"Altre cupole sorgeranno dalle nostre cupole"
Gennaio 2016, un nuovo anno per un grande ritorno. Le memorie di Adriano. Un'opera grandiosa, magniloquente, che merita un approfondimento a parte. Da questo capolavoro della Yourcenar, è stato tratto un grande spettacolo che ha debuttato nel 1989 sempre con Albertazzi protagonista. A ventisei anni di distanza, lo spettacolo risulta ancor più attuale e pertinente. In tempi così segnati dalla violenza e dalla paura dell'Altro, Albertazzi è semplicemente perfetto nel consegnarci i dilemmi di un imperatore dall'animo tumultuoso e dal corpo indebolito.
Noi spettatori non possiamo che seguirlo in questo viaggio, lasciandoci condurre verso uno spiraglio di inattesa speranza.
L'appuntamento è per lunedì 11 gennaio alle ore 21.00, al Teatro Diego Fabbri.
Giorgio Albertazzi è di nuovo a Forlì.
Bentornato a casa, Maestro.