Il progetto “Orto Sociale” prevede una serie di incontri di gruppo, frontali, propedeutici alla coltivazione dell'orto, alla buona alimentazione e al gusto del buoncibo, anche in relazione alle attività socio culturali (teatro, musica, etc...).
Il progetto è organizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì insieme all'Azienda USL della Romagna, For b Impresa Sociale, la condotta Slow Food Forlì e Alto Appenino Forlivese, l’Associazione “Il Volante” e il Comune di Forlì.
Tutto questo al fine di realizzare un percorso educativo, formativo e terapeutico che vede tra i suoi cardini la coltivazionedi orti per promuovere e sviluppare l’educazione alimentare, ambientale, sociale, con grande attenzione all’etica del cibo, alla condivisione di nuovi apprendimenti, al benessere della persona e alla costituzione di una comunità dell’apprendimento. Il tutto potrà essere di supporto alla realizzazione anche di eventiteatrali/musicali che vedano il cibo e l'esperienza vissuta dai partecipanti, come protagonisti. La finalità nasce dal desiderio di riscoprire il valore e la sacralità della terra, il significato stesso del ciboche da essa viene tratto ed il senso di comunità dello stare insieme per trasmettere il senso dell’interdipendenzauomo/natura, arrivando a sviluppare una vera e propria coscienza ecologica. Si vuole “risvegliare”il potenziale trasformativo che la coltivazione della terra porta con sé; un potenziale in grado diportare a trasformazioni graduali e positive: le relazioni, le abitudini alimentari, la trasmissione di esperienzee di saperi, il senso di radicamento, le economie familiari, i paesaggi. Si tratta di un progetto che svolge una funzione di “ponte” fra i vari soggetti della comunità, le tante culture presenti e le diverse generazioni.Il tutto intende stimolare la maturazione di capacità critiche, le creatività, le relazioni e un'autonomiaprogettuale ed operativa, attraverso la consapevole interiorizzazione dei valori della convivenza civile e l’inserimento attivo e responsabile nel contesto ambientale e socioculturale del territorio.
L'obiettivo è quello di aiutare, attraverso la cultura alimentare e la cura dell’orto le persone con disagio psichico ad acquisire sani stili di vita, attivando il proprio potenziale/ capacità/ competenze, attraverso percorsi formativi individualie collettivi.Favorire l’acquisizione di stili di vita improntati alla sobrietà e alla solidarietà;Introdurre una didattica multidisciplinare in cui l'orto diventa lo strumento per le attività di educazione alimentare,ma anche per quelle di educazione ambientale.Acquisire principi di orticoltura biologica e/o naturale.Riconoscere le “buone pratiche” colturali e le relazioni tra sostenibilità e fabbisogno secondo i valori del“Buono, Pulito e Giusto”. Educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consapevole. Adottare comportamenti alimentari corretti, imparando a valutare i benefici di una corretta alimentazione.Accrescere la propria memoria e capacità di percezione sensoriale e imparare a leggere la realtà come un insieme di fenomeni percepiti attraverso i sensi per appropriarsi un lessico e di una grammatica delgusto.Maturare la consapevolezza che l'alimentazione è un fatto culturale, il cui significato trascende l'aspetto nutrizionale.Inoltre il progetto mira a fornire elementi di storia e cultura della gastronomia.Condividere emozioni ed esperienze acquisite che potranno essere anche “rappresentate” in momenti pubblici attraverso reading musicali con letture animate.